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Antonio Maconi

«Le piante, necessarie e intelligenti» A Stefano Mancuso il premio per la divulgazione scientifica

Il Mattino di Padova / di Silvia Quaranta

È Stefano Mancuso, scienziato di fama mondiale e autore di “Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” (Giunti, 2017) il vincitore della dodicesima edizione del Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Ieri la premiazione nell’aula magna di Palazzo Bo a Padova, di fronte a un folto pubblico di studenti universitari e delle scuole superiori, chiamati ad esprimere il verdetto. Read more

Galileo Festival Industria a caccia di nuovi saperi

Il Mattino di Padova

Dai big data alle applicazioni nel campo della robotica, l’innovazione viaggia ormai a una velocità che impone cambiamenti strutturali a ritmo incessante. Cambiamenti che impongono riflessioni di fondo sullo stesso concetto di natura umana, che richiedono competenze che mixano elementi filosofici e sociologici con intelligenze matematiche, statistiche, mediche e ingegneristiche. Da questi presupposti prende avvio il programma della sesta edizione del Galileo Festival dell’innovazione, promosso dal portale ItalyPost e dal Comune di Padova, in collaborazione con il Corriere Innovazione – Corriere della Sera, la Commissione europea e Agenda Digitale del Veneto 2020, che si terrà a Padova da giovedì a sabato e che da anni è il principale è più partecipato appuntamento nazionale sui temi dell’Innovazione. Di questi temi si discuterà a 360 gradi alla presenza di numerosi ospiti, tra cui Vito Mancuso, Francesco Profumo, Stefano Micelli, Viktor Mayor-Schonberger, Diego Piacentini, Giovanni Caprara e molti altri.Dio, Uomo e Tecnologia. Read more

Il Festival Galileo tra spazio e scienza

Corriere della Sera / di Elena Papa

Dipende da quale lato la si guarda, se quello più scientifico o quello più artistico, ma è sempre Padova. In questa contrapposizione che gioca con la storia, tra le ricerche di Galileo e i dipinti di Giotto, la città si aggiudica il titolo di “centro dell’innovazione”. E se la seduzione per l’arte non lascia scampo entrando nella Cappella degli Scrovegni, il monumento Memoria e Luce dell’architetto statunitense Daniel Libeskind identifica più di ogni altro capolavoro la vera essenza di Padova. Read more

Diamanti: «Il populismo? Si incrocia con la democrazia»

Il Mattino di Padova / di Roberta Paolini

Il populismo come cifra del presente, l’attitudine alla crescita e poi alla normalizzazione di un movimento che diventa politica e si impone come distributore di utopie, che annienta i corpi intermedi e si insinua come estremismo del senso comune in una modernità distrutta dai bit nella sua realtà concreta e ricomposta in una realtà altra, digitale, illusoriamente libera, individualistica e tremendamente sola. Una realtà vissuta come eu-topica e nostalgica ma che rivela la sua base atopica, il suo spaesamento.

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Cassese: «Per riformare la burocrazia servono dieci anni: nessun politico lo fa»

Corriere del Veneto / di Gian Maria Collicelli

«C’è un malato, con una malattia che tende a non curare». Nella metafora sanitaria del giudice emerito della Corte costituzionale, Sabino Cassese, si coglie alla perfezione lo stallo in cui versa il sistema amministrativo del Paese. Dove il «malato» è la pubblica amministrazione, la «malattia» è la burocrazia – almeno nella sua parte più negativa e impattante – e l’empasse è generata dalla politica. «Per riformare la pubblica amministrazione servono almeno una decina d’anni – è il pensiero di Cassese – con costi nell’immediato e risultati solo nel medio-lungo periodo. E questo di certo non incentiva i governi a impegnarsi in una riforma seria e profonda del sistema, quando invece il tema dovrebbe essere il primo punto di un qualsiasi programma di governo del Paese». Insomma, per il giurista il dito contro la burocrazia in realtà andrebbe esteso anche al mondo politico: «In presenza di governi deboli servirebbero amministrazioni forti, ma ciò non avviene». Read more

La ripresa dell’economia tra valori e innovazione

Giornale di Vicenza / Di Matteo Carollo

Analizzare la ripresa economica e le ambizioni dell’industria italiana;riflettere sui grandi flussi commerciali che attraversano il nord Italia; chiedersi in che modo i territori possono essere attrattivi. Sono solo alcuni degli obiettivi che si prefigge l’undicesima edizione del Festival città impresa, al via oggi con una serie di incontri in città. Quest’anno l’iniziativa, diretta dal giornalista del Corriere della sera Dario Di Vico, punterà i riflettori proprio sul tema della ripresa dell’economia, in particolare nel triangolo compreso tra Veneto, Emilia e Lombardia. Una delle finalità principali sarà quella di riportare l’attenzione sull’economia reale e sul contributo dell’industria al benessere del territorio. Read more

La ripresa del Nordest tra burocrazia e lavoro

Giornale di Vicenza / di Matteo Carollo

La ripresa del Nordest, con i riflettori puntati sull’economia reale. Sarà questo il tema dell’undicesimo Festival Città Impresa, in programma in città da venerdì a domenica. In particolare, attraverso più di 30 incontri sarà fatto il punto sul nuovo triangolo dello sviluppo Veneto-Emilia-Lombardia.

«In questi giorni si parla molto di equilibri governativi difficili e vincoli europei – ha spiegato il direttore del festival Dario Di Vico -. Nessuno parla, però, dell’economia reale; eppure c’è un “sottostante” alla politica che si rivela importante. Oltre agli obiettivi locali, c’è dunque il compito di portare l’economia reale e le sue tendenze al centro dell’attenzione». Il giornalista del Corriere della sera ha presentato la kermesse a palazzo Chiericati con il fondatore di ItalyPost Filiberto Zovico e il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci. Read more